Cos’è la green technology e che ruolo ha il digitale nell’ecosostenibilità

 

Con il termine green technology si fa riferimento allo sviluppo e ad un utilizzo della tecnologia più etico, che presti un’attenzione maggiore all’ambiente.

Il recente cambiamento climatico ed il conseguente degrado ambientale, hanno incentivato le riflessioni su un uso della green technology più ad ampio spettro, che interessi sia il governo che le imprese ad impegnarsi verso una scelta ecosostenibile.

Tecnologia green e il cambiamento climatico

Innanzitutto si può definire la tecnologia green, una tecnologia pensata con lo scopo di minimizzare l’impatto ambientale a fronte del cambiamento climatico in atto.

Il rispetto dell’ambiente nell’ottica del risparmio e della riduzione dei consumi (come evidenziato dal Report The next generation of climate innovation” di Boston consulting group) si realizza in molte aziende attraverso la reciproca interazione tra:

  • risorse Hi-tech;
  • scelte politiche e strategiche più consapevoli.

La tecnologia green si avvale infatti di sistemi informatici e processi produttivi innovativi da un punto di vista energetico che:

  • monitorano e  riducono le emissioni di CO2 e di altri gas serra (contribuendo in modo significativo alla decarbonizzazione);
  • riducono i materiali di scarto prodotti senza inficiare sull’efficienza del sistema produttivo;
  • favoriscono lo sviluppo socio-economico creando prodotti green altamente competitivi e ottimizzando i costi energetici;
  • promuovono anche i Criteri ESG (Environmental-Social-Governance) al fine di assicurare pratiche aziendali responsabili;  
  • garantiscono una relazione tra investimento tecnologico ed impatto ambientale,  al fine di incrementare la sostenibilità digitale.

La digitalizzazione è infatti ormai per le aziende un elemento chiave. Ci si chiede a tal proposito, come l’IT sostenibile possa oggi influire sulla competitività aziendale.

Secondo Gartner Inc., principale società fornitrice di ricerche di mercato del settore IT, esiste una stretta correlazione tra aziende digitali e tecnologia green.

È stato infatti previsto che il 50% dei CIO (Chief Information Officer) potenzierà le metriche legate alle performance di sostenibilità del settore IT entro il 2025.

La tecnologia green facilita anche nuovi modelli di business  e favorisce l’incremento della reputazione delle aziende che decidono di investire in prodotti tecnologici sostenibili, con il conseguente beneficio di visibilità sui clienti finali.

Come il digitale aiuta le aziende ad essere più green

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) approvato dalla Commissione Europea, ha delineato una serie di investimenti e riforme che hanno l’obiettivo di rendere l’Italia una Nazione economicamente più competitiva ed innovativa. 

Nelle Mission previste dal PNRR infatti troviamo sia l’attenzione alla digitalizzazione dei processi sia l’incentivo ad uno sviluppo sostenibile (la cosiddetta “rivoluzione green”).

È con l’utilizzo del digitale per favorire la transizione ecologica delle aziende che questi punti si incontrano.

Esempi in questo senso si traducono in:

  • dematerializzazione degli archivi cartacei che ha portato le aziende a diventare sempre più paperless riducendo di conseguenza lo spreco della carta (statisticamente infatti, su 30 copie stampate, il 39% viene gettato nel cestino);
  • uso della domotica che va a creare ambienti sempre più automatizzati e connessi a dispositivi smart d’avanguardia (illuminazione, climatizzazione, sicurezza, riscaldamento ecc.) con la conseguente possibilità di monitorare e ridurre gli sprechi.

Carbon footprint digitale: anche la tecnologia inquina

La domanda che molti si sono posti nel corso di questa era digitale è: “ma la tecnologia digitale inquina”?

La risposta breve è “sì”. Per quanto la digitalizzazione aiuti a risolvere alcuni dei problemi ecologici di molte aziende, non si può dire che questo non comporti un’impronta carbonica: i server, accesi costantemente 24 ore al giorno consumano energia elettrica pari a 1 kW di potenza in 1 ora.

Questo significa che anche il semplice invio di una e-mail ha un impatto energetico sull’ambiente.

A tal proposito, Ademe, agenzia francese per l’ambiente e la gestione dell’energia, ha calcolato che l’invio di una sola e-mail (da 1 Megabyte) diffonde circa 19 grammi di CO2 (questa quantità è il risultato della somma del consumo di energia del PC in fase di invio e dei server che immettono la e-mail nel cyberspazio). 

Di conseguenza 8 e-mail generano la stessa quantità di anidride carbonica prodotta da un’automobile che ha percorso 1 km di tragitto stradale.

Ci si chiede a tal proposito, in che modo le aziende IT possano ridurre le emissioni di carbonio monitorando con maggiore efficacia la Carbon Footprint Digitale.

Per minimizzare il problema è necessario che vengano soddisfatti prima di tutto i requisiti della green technology come:

  • utilizzare hardware ad alta efficienza energetica (processori a basso consumo, display a LED, unità di memoria a stato solido SSD);
  • promuovere l’energia rinnovabile (solare, eolica, idroelettrica);
  • sviluppare la tecnologia di virtualizzazione (limitato numero di server fisici che riducono i consumi e le emissioni inquinanti);
  • ottimizzare il cloud computing (condivisione tra più utenti delle risorse informatiche);
  • gestire i rifiuti elettronici (riciclo, riparazione e smaltimento dei rifiuti elettronici).

Inoltre nel report Greening digital companies: Monitoring emissions and climate commitments sono indicati dati e informazioni sulle prestazioni ambientali delle principali aziende tecnologiche su scala mondiale. 

Oltre a valutare i dati e gli obiettivi relativi al clima aziendale, il report evidenzia le migliori pratiche che le aziende digitali dovrebbero perseguire per ridurre la Carbon Footprint.

In conclusione le aziende devono analizzare e monitorare il loro impatto ambientale ed è in questo scenario che entra in gioco la Green Data Analysis.

Con questo termine si fa riferimento ad una raccolta dati volta alla creazione di informazioni per l’analisi ed il raggiungimento di obiettivi più sostenibili.

Mediante la Big Data Analytics è possibile:

  1. descrivere lo stato dei processi aziendali; 
  2. “predire” il futuro e offrire soluzioni (operative e strategiche) volte al raggiungimento di obiettivi specifici rendendo così le organizzazioni Data-driven.

In questo panorama, la green technology si avvale di frequente di soluzioni Cloud in grado di monitorare e ridurre l’impatto ambientale perseguendo la carbon neutrality.

L’offerta formativa di ITS include corsi altamente innovativi e sempre aggiornati proprio per permettere ai nuovi professionisti di rimanere al passo con le necessità del mondo del lavoro, compreso l’aspetto relativo alla green technology.

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