ITS e mondo del lavoro: qualità e occupazione

Il rapporto tra ITS e mondo del lavoro è sempre stato imprescindibile e negli ultimi anni è diventato sempre più forte e evidente: il DPCM 25 gennaio 2008 detta le linee guida, in materia di istruzione e formazione delle Scuole ad Alta Specializzazione Tecnologica (ITS). Nello specifico, all’interno del Sistema di Formazione Terziaria, questi istituti professionalizzanti rappresentano un percorso post diploma, della durata media di 2 anni, da poter intraprendere come alternativa alla scelta accademica universitaria.

Ciò si realizza attraverso il Modello delle Fondazioni di Partecipazione che ha un duplice obiettivo:

 

 

  1. integrare le risorse finanziarie (provenienti da fondi Pubblici e Privati);
  2. promuovere una correlazione tra la domanda del mondo del lavoro e l’offerta di occupazione a livello aziendale.

In particolare, in Italia, INDIRE si occupa dell’analisi e del controllo dei dati Nazionali relativi agli ITS e ha individuato, ad oggi, una presenza attiva degli Istituti distribuiti territorialmente tra: 

  1. Lombardia (20 ITS);
  2. Lazio e Sicilia (11 ITS);
  3. Campania e Calabria (9 ITS);
  4. Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana (7 ITS);
  5. Liguria e Puglia (6 ITS);
  6. Abruzzo e Sardegna (5 ITS); 
  7. Friuli-Venezia-Giulia, Marche (4 ITS);
  8. Umbria, Molise, Basilicata (1 ITS). 

Dai dati presentati, è possibile osservare come gli ITS siano una realtà in forte espansione dal momento che rappresentano un anello di congiunzione tra formazione e lavoro.

Stage ITS: la scuola professionale tra teoria e pratica

I percorsi ITS si fondano, pertanto, su un’attività simultanea di apprendimento tra teoria e pratica per fornire conoscenze tecniche e soddisfare le reali necessità richieste dal mondo del lavoro. 

Questo è reso possibile attraverso lo svolgimento di attività laboratoriali e stage con aziende partner (della durata media che oscilla da 800 a 1000 ore) che cooperano alla progettazione del programma formativo-professionalizzante.

 Nello specifico i corsi ITS sono così strutturati:

  • durata biennale o in alcuni casi triennale, articolata in 4 o 6 semestri di 1800 o 2000 ore (avvio nei mesi di settembre/ottobre);
  • lezioni in aula e apprendimento sul campo con professionisti del settore;
  • verifiche di fine corso con commissione esaminatrice;
  • Riconoscimento di CFU che offrono la possibilità di svolgere, a conclusione del biennio di formazione, un percorso universitario che tenga conto dei CFU acquisiti all’ITS. 

Le aree del lavoro selezionate per i corsi ITS sono espressamente legate all’inserimento lavorativo. 

L’alternanza, nella formazione, tra teoria e pratica risulta pertanto fondamentale per l’acquisizione di conoscenze tecniche prioritarie e indispensabili per lo sviluppo economico del Paese. I corsi ITS interessano dunque, aree relative alle professioni tecnologiche più innovative. Un esempio importante è costituito dai corsi offerti da ITS-ICT Piemonte: Digital Strategist, Web Developer, Cloud Specialist, ICT Security Specialist, ecc.

Decidere quali studi ITS intraprendere dopo il diploma può però essere una scelta complessa e richiedere un percorso di orientamento. L’obiettivo primario è quello di valutare quale qualifica di studi conseguire tra le differenti alternative professionali, in linea con i bisogni reali delle aziende.

ITS o università? Differenze tra due sistemi accademici

Ci si chiede, prima di tutto, quale percorso intraprendere tra Università o Corsi ITS.

È necessario avere, infatti, una panoramica che analizzi le fondamentali differenze tra i due sistemi accademici:

  1. Università: 
  • durata del percorso 3+2 (Triennale + Magistrale);
  • conseguimento del Titolo Accademico (Laurea Triennale e/o Magistrale);
  • possibilità di frequentare Master Universitari di I o II livello;
  • la percentuale statistica di assunzione al termine del percorso accademico è pari al 60%.
  1. Corsi ITS: 
  • durata biennale (in rari casi anche triennale);
  • corsi finanziati con fondi pubblici (l’iscrizione e la partecipazione è dunque gratuita previa selezione mediante prova d’accesso);
  • rilascio del Diploma Ministeriale (riconosciuto dall’UE), con qualifica di Tecnico Superiore Eqf (European qualification framework);
  • possibilità di frequentare Master di tipo Post Experience o Executive;
  • la percentuale statistica di assunzione al termine del corso Formativo Professionalizzante è pari all’85%.

Istituti Tecnici Superiori: cosa comporta la nuova riforma

All’interno della nuova riforma 2022, sono state individuate 20 macro categorie. Ciò comporta degli aggiornamenti ai Corsi ITS, di seguito i più significativi:

  • Strategie: obiettivo primario è l’innovazione; il rafforzamento della rete territoriale; l’importanza rivolta alle attività di laboratorio.
  • Nome: da Istituti Tecnici Superiori a Istituti Tecnologici Superiori definiti anche ITS Academy.
  • Aree Tecnologiche: aumento del numero delle aree tecnologiche in riferimento al campo della transizione digitale o ecologica.
  • Durata: biennale di V livello o triennale di VI livello (qualifica Eqf: European qualification framework)
  • Stage: pari al 35% del monte orario totale per ogni corso ITS (con la possibilità di svolgere tirocini all’estero sostenuti da Borse di Studio)
  • Fondi Finanziari: indirizzati ai percorsi di studio; ai laboratori; alle borse di studio; alle infrastrutture tecnologicamente più innovative.
  • Docenza: minimo il 60% del monte orario dei corsi deve essere condotto da docenti che provengono dal mondo del lavoro.
  • Controlli: per i corsi ITS di VI livello (Eqf), è prevista la presenza di vigilanti provenienti da Enti Pubblici che avranno il compito di monitorare la corretta esecuzione delle attività svolte.
  • Comitato Nazionale ITS Academy: con il compito di prestare consulenza e promuovere professionisti e tecnici legati alle nuove richieste del Mercato.
  • Attività di Orientamento: rivolte a famiglie e giovani studenti.
  • Commissione Esaminatrice: composta da diversi esperti provenienti da Scuole; Università; Istituzioni di Alta Formazione Professionale; mondo del lavoro.
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