Spatial computing: esce il nuovo prodotto Apple Vision Pro

Negli ultimi anni l’evoluzione della tecnologia ha aperto la strada a nuove esperienze informatiche che vanno oltre i tradizionali schermi e dispositivi. Uno dei concetti chiave in questa evoluzione è il cosiddetto “spatial computing”, che sfrutta l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata e altre tecnologie per creare interazioni più coinvolgenti tra l’uomo e la macchina.

In questo scenario Apple ha recentemente presentato il suo nuovo prodotto: Apple Vision Pro, che promette di portare il computing spaziale ad un livello superiore.

Cos’è lo spatial computing e come funziona?

Lo spatial computing è una metodologia tecnologica che permette di integrare il mondo digitale con l’ambiente fisico circostante. Utilizzando sensori avanzati e intelligenza artificiale, si propone di estendere l’esperienza utente in modo da coinvolgere tutti i sensi e adattarsi alle condizioni e agli spazi fisici circostanti.

Entriamo quindi nel merito di come funziona a grandi linee lo spatial computing:

  1. Sensori avanzati: utilizzati dal dispositivo per rilevare e comprendere l’ambiente circostante. Questi sensori possono includere telecamere, scanner 3D, sensori di profondità e sensori di movimento. Questi strumenti catturano dati sulle caratteristiche e sulla struttura dell’ambiente, consentendo al sistema di comprendere la posizione, la forma e l’orientamento degli oggetti.
  2. Mappatura dell’ambiente: i dati raccolti dai sensori vengono utilizzati per creare una rappresentazione digitale dell’ambiente fisico in tempo reale. Questa rappresentazione, chiamata mappa spaziale, è una sorta di “modello” dell’ambiente, che include informazioni sulle superfici, gli oggetti e altri elementi rilevanti. La mappa viene continuamente aggiornata mentre l’utente si sposta nello spazio.
  3. Intelligenza artificiale: i sistemi di AI analizzano i dati provenienti dai sensori e dalla mappa spaziale per comprendere e interpretare l’ambiente. Utilizzando algoritmi di apprendimento automatico, l’IA è in grado di riconoscere oggetti, persone, superfici e altre informazioni pertinenti presenti nella mappa spaziale.
  4. Interazione con il mondo digitale: una volta che l’ambiente circostante è stato mappato e interpretato, il computing spaziale consente di sovrapporre elementi digitali all’ambiente fisico. Attraverso l’uso di dispositivi come occhiali o visori per la realtà aumentata, gli utenti possono vedere e interagire con elementi virtuali che vengono visualizzati direttamente nel loro campo visivo. Questi elementi digitali possono essere informazioni contestuali, oggetti virtuali, istruzioni o qualsiasi altra cosa rilevante per l’utente.
  5. Interazioni naturali: gli utenti possono utilizzare gesti, movimenti, voci o altre modalità di input per manipolare e controllare gli oggetti virtuali.

Apple Vision Pro: una nuova era nella rivoluzione dello spatial computing

Apple Vision Pro è il nuovo prodotto di punta di Apple che sfrutta appieno le potenzialità dello spatial computing. Questo dispositivo, offre una serie di funzionalità innovative che potrebbero cambiare il modo in cui interagiamo con il mondo digitale.

Nello specifico, il visore Apple è dotato di 12 telecamere, 5 sensori (tra i quali anche un radar LiDAR e un sensore infrarossi) e 6 microfoni. Non essendoci alcun controller le gesture dell’utente vengono captate direttamente dalle telecamere e rielaborate in comandi.

Come è intuibile, l’introduzione di Apple Vision Pro in particolare e dello spatial computing in generale, apre la strada a una serie di applicazioni pratiche e potenzialità innovative. Ad esempio, nel settore dell’architettura e del design, gli utenti potranno visualizzare progetti in scala reale nel proprio ambiente, sperimentando diverse soluzioni senza dover creare prototipi fisici. Nel settore medico potrà essere utilizzato per visualizzare dati e informazioni direttamente durante le operazioni, migliorando l’efficienza e la precisione delle procedure. Anche nell’ambito dell’intrattenimento e del gaming il computing spaziale offre nuove possibilità per esperienze coinvolgenti e interattive.

In conclusione possiamo dire che questa tipologia di prodotto rappresenta una rivoluzione nel modo in cui interagiamo con la tecnologia: il futuro dello spatial computing si prospetta quindi affascinante e Apple Vision Pro è solo l’inizio di questa rivoluzione.

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